FOCACCIA DI CHIERI - primo esperimento
Sono 2 giorni che penso e ripenso a come fare la focaccia di Chieri, è molto buona e solo la Pasticceria Savio (in Chieri) la fa veramente buona. Solo che da qualche anno la suddetta pasticceria ha pensato di chiudere e da allora non sono più riuscita a mangiarla. E' un dolce molto semplice, perchè si tratta di pane dolce, ma non un semplice pane, perchè quasi ti si scioglie in bocca e più ne mangi e più ne mangeresti. E' stata mummy a farmela conoscere quando ero ancora bambina, ricordo che ogni tanto con mia sorella si andava a comprarne una da accompagnare col the, la domenica.
Solo che la ricetta dei Savio è un vero segreto...su internet ho trovato qualche indicazione, ma sinceramente mi lasciano un po' perplessa. Comunque tentar non nuoce! In molti hanno provato ad imitare la focaccia, nelle panetterie se ne trovano, ma niente che possa solo lontanamente sembrare quella dei Savio. Dovrebbero fargli un monumento a quella famiglia, che simpatica non era, ma gli impasti li sapevano fare e pure bene.
Ho un aneddoto da raccontare: mia madre ordinò le paste e i salatini per festeggiare la mia prima Comunione e quando andò a ritirare i pacchetti, beh, il pacchetto glielo fece la Savio, che aveva venduto il nostro ordine a qualcun altro! Ma sì, qualcosa fu rimediato, però che scherzetto da prete.
In ogni modo oggi pomeriggio ho tentato di fare la FOCACCIA, scegliendo la ricetta che mi sfinferava di + tra tutte quelle che si trovano su internet.
ecco l'esperimento:
Impasto 400 gr. circa di farina con 4 cucchiai di zucchero e 1 cucchiaino di sale, aggiungo del latte appena tiepido (circa 2 dita) nel quale ho fatto sciogliere 5 gr. circa di lievito di birra, poi aggiungo anche dell'acqua tiepida (100-130 ml.)
Impasto benissimo tutto per circa 10 minuti, quindi aggiungo 125 gr. burro morbido e continuo ad impastare per altri 10 minuti.
Copro il panetto e lascio lievitare per 1 ora e mezza.
Stendo la pasta col mattarello (spessore circa 1 cm.) e ripongo nella teglia, copro e lascio ancora lievitare per 1 ora.
Cospargo la superficie di zucchero, dopo aver inumidito la pasta con un po' d'acqua e inforno alla max. temperatura per pochi minuti (15 o 20).
L'ho appena sfornata e il risultato non mi sembra eccezionale! Assolutamente, quella di Savio è inarrivabile come gusto e estetica. Sì la mia è mangiabile, però, non è quella che volevo.
La prossima volta uso la farina manitoba..
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80 gr. farina manitoba
270 gr. farina 00
60 gr. zucchero
180 gr. latte
30 gr. acqua
110 gr. burro
3/4 cucchiaino sale
7 gr. lievito fresco
a 220° fino a che si dora la superficie.
p.s. : hai visto che sono venuta a vedere il tuo blog (un po' troppo calorico però....!!!)
Baci!!!
rispetto alla prima volta, questo secondo esperimento sembra essere riuscito ancora meno!
ho impastato 250 gr. di farina manitoba mischiata con 100 gr. di farina 00, ho unito 5 cucchiai di zucchero, 1 presa di sale e un bicchiere di latte tiepido in cui ho fatto precedentemente sciogliere circa 12 gr. di lievito di birra. Ho impastato per bene poi ho aggiunto 125 gr. burro morbido. Per lavorare l'impasto ho aggiunto ulteriori due manciate di farina. Ho impastato nuovamente e poi ho messo a lievitare per 1 ora e mezza, quindi ho steso la pasta nella teglia (spessore 1,5 cm.). Ho lasciato lievitare per un'altra mezz'ora, ho spennellato con acqua e zucchero la superficie della focaccia e poi ho infornato.
Ci vuole circa mezz'ora di cottura (a 180° per metà tempo e 200° il restante).
considerazioni: l'impasto stavolta non ha lievitato, la farina manitoba, però, mi sembra appropriata. Quando spennello con acqua, abbondare anche sui bordi (che tendono a seccare nel forno). Credo inoltre che occorra usare meno burro nell'impasto e aggiungerne nell'emulsione di acqua e zucchero che serve per spennellare la focaccia. Domani la riassaggio e posso dire se è ancora morbida, o se si sia seccata .
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